BELLINZONA – 08.07.2017 – Vive come un clochard
poco lontano dalla spiaggia, in un’improvvisata e realizzata in stile fai-da-te casa su un albero. È questa la dimora, rivelata dai media ticinesi, del 41enne italiano sospettato di essere il piromane che giovedì sera ha dato alle fiamme il distributore Eni di via San Gottardo a Bellinzona. A Galbisio, in riva al fiume Ticino, vi è il giaciglio dell’uomo originario di Crotone che, pare, sia andato in Svizzera in cerca di fortuna e di lavoro e che si sia poi adattato a una vita “alla giornata”, improvvisata. Con il materiale prelevato da un vicino cantiere edile ha messo insieme le assi di quella casetta sull'albero, protetta da un telo di plastica utilizzato a mo' di tetto.
Il rogo del distributore, contenuto grazie all’intervento di un cittadino e a quello dei pompieri, non è escluso sia l’unico gesto simile imputabile all’italiano. Si sospetta infatti che altri fatti analoghi avvenuti nei mesi passati possano essere ricondotti a lui, che ha agito come "vendetta" per una lite avvenuta nel pomeriggio proprio nei pressi della stazione di servizio.