VERBANIA – 05.07.2017 – “Una storia italiana dal 1472…”.
Così la voce narrante concludeva, sullo sfondo di due giovani che correvano tenendosi per mano in piazza Garibaldi a Pallanza, lo spot (guarda il video) pubblicitario prodotto nel 2009 da Monte dei Paschi di Siena. Uno spot, come da tradizione dell’istituto toscano, diretto da un grande regista italiano. Se in quello precedente, due anni prima, c’era la firma di Giuseppe Tornatore; in quello di ormai otto anni fa, dietro la telecamera era piazzato Marco Bellocchio. E quella telecamera s’era soffermata a lungo a Verbania. La coreografica location dell’agenzia pallanzese, oggi chiusa, aveva ispirato gli sceneggiatori che l’avevano utilizzata per aprire il video in una mattina di colazione e lettura dei quotidiani (era stata costruita anche una finta edicola antistante il palazzo) e per chiuderlo con quella corsa speranzosa di una coppia il cui futuro pareva garantito da quel solido istituto.
La storia, il cui finale è ancora da scrivere, è stata diversa. Ecco perché, senza scomodare analisi o ricostruzioni storico-finanziarie e senza invocare scandali o dietrologie, si può a buon titolo affermare che la chiusura della più coreografica – e da spot – agenzia di Mps rappresenta, anche simbolicamente, la fine di un’epoca.