VERBANIA – 03.07.2017 – La banda agiva

in tutto il nord Italia e in Svizzera, partendo dalla base operativa di Corsico, nel Milanese, per depredare depositi e magazzini con furti per centinaia di migliaia di euro. Sono stati i carabinieri del Nucleo investigativo di Verbania a smascherare un sodalizio criminale transnazionale sgominato in queste ore dai militari di diverse province e regioni. Dodici ordini di custodia cautelare (4 in fase di indagine), altrettante denunce e merce recuperata per 2,5 milioni è il bilancio dell’operazione “Ultimo viaggio”, chiusa dalla Procura di Milano ma avviata nel Vco. Il dettaglio che ha permesso gli uomini guidati dal maggiore Giovanni Della Sala di alzare il velo sulla banda è un quad rubato il 5 aprile 2015 a Villadossola – insieme a un altro mezzo simile e a due furgoni – ritrovato alla frontiera ungherese. Da lì sono partiti gli accertamenti che hanno portato a individuare i membri della banda, italiani e moldavi di età compresa tra i 36 e i 64 uomini. In due perquisizioni a Corsico e Recetto furono trovati capi d’abbigliamento d’alta moda, profumi, borse, biciclette e costosi accessori ciclistici, persino 79 fucili di marca Beretta provenienti da un deposito nel Bresciano e pronte per essere spedite in Svezia.

Secondo gli investigatori i responsabili sono Ciro Maraniello (54 anni), Alexandr Munteanu (36), Victor Gutu (33), Iurie Betco (40), Rocco Quinci (59), Fabrizio Cremonese (44), Victor Ninicu (43), Sergiu Turutea (36), Serghei Cebotari (29), Grigore Tabirta (36) e Anatolie Dnestreanschi (44). Gli italiani individuavano i magazzini da depredare e fornivano supporto logistico, anche per reperire mezzi “puliti” con cui effettuare i colpi. I moldavi si occupavano di portare la merce oltre la frontiera per immetterla sul mercato.