VERBANIA – 04.05.2017 – In Piemonte e nel Vco
una persona ogni 250 è affetta da autismo, un disturbo del neurosviluppo che, a seconda della gravità, la estrania dalla realtà e dalle normali relazioni. Un disturbo che la scienza non sa dire quale origine abbia, ma che la neuropsichiatria conosce e sa affrontare. Per poter seguire e aiutare le persone autistiche e i loro familiari è fondamentale che la diagnosi sia precisa e il più precoce possibile, sin dall’infanzia. È con questo scopo che la Società operaia di mutuo soccorso di Intra ha consegnato ufficialmente oggi alla Soc di Neuropsichiatria infantile dell’Asl Vco un kit diagnostico avanzato. L’Ados, Autism diagnostic observation schedule, è una grande scatola che contiene giochi e strumenti che, offerti all’interazione del paziente e uniti a schede standardizzate da compilare, permette di osservare il soggetto e di stabilirne con precisione e secondo un giudizio oggettivo il grado di autismo. L’ambulatorio di Verbania finora aveva un kit base, ma da oggi s’è allineato alle dotazioni di Domodossola – manca ancora Omegna – offrendo un servizio in più al team diretto dalla dottoressa Stefania Vozza, direttrice della struttura. A consegnare il dono, che è costato 3.600 euro, sono stati oggi il presidente della Soms Francomaria Franzi con una rappresentanza del consiglio direttivo che proprio domenica, nel celebrare la sua assemblea annuale, ha già promesso di attivarsi per una nuova raccolta di fondi. Il reparto nei mesi scorsi ha anche beneficiato del contributo dei commercianti della Cima d’Intra che, con i fondi raccolti, hanno permesso al reparto di acquisire telecamere per video riprendere i test. Nell’accettare il dono e nel ringraziare, illustrando il funzionamento del kit e spiegando le attività della struttura, la dottoressa Vozza oggi ha voluto ringraziare Michele Ricci, membro del direttivo di Angsa (Associazione nazionale genitori soggetti autistici) che ha caldeggiato il progetto alla Soms e che è convalescente dopo un incidente.