VERBANIA – 27.04.2017 – La risposta dovrà arrivare
dal tribunale e dalla Procura della Repubblica ma, finché non ci sarà, nemmeno un mattone del nuovo istituto alberghiero “Erminio Maggia” di Stresa sarà posato. Anche questioni di possibile rilevanza penale e civile s’aggiungono alle traversie burocratiche che, ormai da circa dieci anni, impediscono la costruzione della nuova sede della scuola nel centro di Stresa, al posto dello stadio “Luigi Forlano”, da spostare a nord vicino allo svincolo dell’A26. A riferire le novità è stato, ieri, il presidente della Provincia Stefano Costa che, al Consiglio provinciale, è intervenuto sulle sollecitazioni del consigliere di minoranza Luigi Spadone. La discussione verteva sul rinnovo del comodato per dirottare parte degli studenti all’ultimo piano delle scuole elementari e, in quest’ottica, Spadone ha chiesto quando si sarebbero potuti risolvere i disagi per gli studenti e i docenti, costretti a dividersi tra quattro edifici e altrettante sedi. Costa ha spiegato che, rilevati alcuni dubbi sulle polizze fideiussorie presentate dalla ditta vincitrice dell’appalto – l’Edilpresta di Cerano, poi fallita, che ha ceduto il ramo d’azienda alla Genco Italia – è stato presentato un esposto in Procura, che ora è in fase di accertamento. La posizione della Provincia, ribadita anche dal segretario generale. È che fino a quando non vi sarà chiarezza su questi aspetti e sulle eventuali responsabilità, non si procederà, né con l’appalto, né con la sua rescissione per non incorrere nel rischio di cause di risarcimento.
Sul progetto, quindi, cala un’altra spada di Damocle che non si sa se e quando verrà rimossa. I tempi della giustizia possono essere lunghi e, aggiunti a quelli della burocrazia e degli appalti, rischiano di veder prolungata ancora per anni l’attesa del “Maggia” nel veder realizzata una sede degna per una della scuole superiori più importanti della provincia e non solo.