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VERBANIA – 14.04.2017 – L’arresto è stato convalidato

e il magistrato s’è riservato una decisione sulle misure da applicare. S’è tenuta stamane nell’astanteria del Dea dell’ospedale “Castelli” di Pallanza l’udienza di convalida dell’arresto di Ettore Racchelli. Il 62enne imprenditore e ex assessore regionale al Turismo, ieri mattina è stato raggiunto da un provvedimento restrittivo dopo che mercoledì pomeriggio è stato coinvolto nell’incidente stradale in cui, a Fondotoce, ha perso la vita il 53enne camionista di Cinisello Balsamo Bruno Vallini. Racchelli è indagato per omicidio stradale. Al volante di un suv Range Rover, mentre diretto a Verbania era in fase di sorpasso sul rettilineo dopo il ponte sul Toce di Gravellona, per evitare una Peugeot che s’è trovato di fronte ha sterzato a sinistra, travolgendo il camionista che, insieme a un collega, stava risalendo sull’autoarticolato dopo una sosta alla stazione di servizio Erg. La Range Rover ha falciato Vallini, che è stato sbalzato lontano dal luogo dell’impatto e ha perso la vita sul colpo. Il collega è stato urtato e, cadendo, ha riportato solo qualche frattura, tanto che è poi stato dimesso in serata. Lievi le lesioni anche per i due occupanti la Peugeot, colpita di striscio. La marcia del suv è terminata qualche metro dopo su un prato; nell’impatto l’autista s’è procurato ferite lacerocontuse per le quali è a sua volta stato trasportato e ricoverato in ospedale.

La Procura di Verbania ha disposto l’arresto sulla base delle nuove, severe norme del codice penale introdotte con il reato di omicidio stradale che, in caso di sinistri con almeno un morto originati da manovre “pericolose” (in questo caso l’elevata velocità e il sorpasso in un tratto in cui vi è linea continua) concede la facoltà di disporre l’arresto dell’automobilista. All’udienza di convalida oggi la Procura non era presente. Di fronte al gip Beatrice Alesci c’erano Racchelli e i suoi avvocati, Cristina Gulisano del foro di Verbania e Arianna Dutto di Milano. Il magistrato nelle prossime ore scioglierà la riserva decidendo se rimetterlo in libertà, concedergli i domiciliati, l’obbligo di firma o l’obbligo di dimora. Per il momento su tutto prevale lo stato di salute, che lo obbliga a restare in ospedale. Dopo l’udienza, che è terminata attorno alle 12,30, Racchelli è stato trasferito in ambulanza all’ospedale di Domodossola.

Nella foto i mezzi della Procura e della polizia in attesa fuori dal Dea. 

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