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 defibrillatore

TORINO-04-04-2017-Sono numerose le associazioni, i Comuni ed i privati, nella Regione Piemonte,

dotati di un defibrillatore semi-automatico, apparecchio che può salvare la vita in caso di attacco cardiaco improvviso. La loro diffusione capillare e l’utilizzo corretto da parte del personale non sanitario sono fondamentali. E’ importante oggi avere una mappatura aggiornata delle zone dei dati tecnici soprattutto per il sistema di emergenza-urgenza del 118 che sempre più punta sulla condivisione delle informazioni per garantire un servizio efficace e tempestivo. Anche per questo motivo l’assessore alla Sanità Antonio Saitta ha deliberato proprio ieri, lunedì 3 aprile, che “tutti i soggetti pubblici o privati in possesso di un defibrillatore provvedano obbligatoriamente alla comunicazione e all’aggiornamento del luogo di collocazione e dei dati tecnici e gestionali inerenti l’apparecchiatura (ad esempio, numero di matricola, scadenza batterie, scadenza placche) mediante l’utilizzo di un applicativo informatico presente sul sito della Regione Piemonte all’indirizzo internet

http://www.regione.piemonte.it/sanita/cms2/guida-al-servizio-sanitario/emergenza/4686-defibrillatori-dae   a cui si accede con credenziali del Sistema Piemonte.

Ad oggi, i defibrillatori già "noti " al sistema 118, sono in totale  circa 1400 così suddivisi:

  •  aperti al pubblico        (farmacie, impianti sportivi, etc)                   750
  •   luoghi pubblici            (metropolitana, mezzi, piazze, vie..)             150
  •  di sistema                    (118)                                                                   200
  •  dedicati                        (uso esclusivo del privato)                              300

La Regione Piemonte ha destinato la maggior parte dei finanziamenti all’acquisto di defibrillatori e alle attività per la promozione e formazione. In totale, negli anni, la Regione ha fornito 380 apparecchi. L’individuazione dei luoghi di collocazione  e distribuzione  dei defibrillatori si è fondata su due criteri fondamentali: la capillarità ed il maggiore afflusso di persone. Il programma regionale prevedeva un’attività formativa per il personale degli enti che avevano ricevuto il defibrillatore  (12 persone per ogni apparecchiatura). Ad oggi sono stati accreditati più di 100 enti formatori che hanno contribuito alla formazione  di circa 73.000 persone.

 

 

 

 

 

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