VERBANIA – 04.04.2017 – Dieci anni ciascuno
con l’interdizione perpetua dai pubblici uffici. È questa la pena, la stessa chiesta dal pubblico ministero Fabrizio Argentieri, che il tribunale di Verbania ha stabilito per Oleg Vakun e Cornel Cistaru. Ucraino di 29 anni il primo, moldavo di 34 il secondo, nel 2013 risiedevano in Ossola. La sera del 13 settembre furono i protagonisti di una serie di reati consumati tra Domodossola e Verbania. Nel capoluogo ossolano rapinarono di denaro, apparecchi elettronici e gioielli una escort centramericana che riceveva in appartamento. Poi, sfruttando i contatti della donna, scesero a Verbania e in un alloggio del centro ripetendosi contro un'altra escort e aggiungendo la violenza sessuale. I due, insieme a un complice, abusarono della donna a turno, fuggendo ma poi finendo per essere identificati grazie all’auto utilizzata per gli spostamenti dall’Ossola al Verbano e appartenente a un congiunto dell’ossolano G.N., che per questi fatti ha già patteggiato, così come ha definito la sua posizione W.P., coinvolto a diverso titolo. Vakun e Cislaru, che sono irreperibili in Italia, hanno subito una condanna pesantissima. Insieme a loro è stato ritenuto colpevole di ricettazione, per aver acquistato due dei cellulari sottratti alle escort, Maurizio Porzia, condannato a 1 anno, 6 mesi e 400 euro di multa. Tra le persone coinvolte, sempre per aver ricevuto uno smartphone rubato, c’è Daniel Battocchio, nei cui confronti – derubricato il reato da ricettazione a incauto acquisto – il collegio presieduto da Luigi Montefusco (Rosa Maria Fornelli e Raffaella Zappatini giudici a latere) ha stabilito 3 mesi di arresto con la possibilità di chiedere l’oblazione, cioè il pagamento di una sanzione pecuniaria per estinguere il reato.