MONTEBELLUNA – 29.03.2017 – Sono 54.359
su un totale di circa 75.000 aventi diritto gli azionisti di Veneto Banca che hanno aderito al cosiddetto mini-rimborso, cioè all’offerta di transazione che, in cambio del 15% del valore delle azioni svalutate l’anno scorso e di alcune offerte commerciali, sono disposti a rinunciare a cause o rivalse contro l’istituto. L’offerta, lanciata lo scorso 10 gennaio, s’è chiusa ieri mattina dopo una proroga di 13 giorni. L’hanno sottoscritta circa il 73% degli azionisti – il 75% se si conta il numero di coloro cui non è stato possibile recapitarla per irreperibilità – per un valore del 67,6% del valore delle azioni in offerta. Un’offerta ristretta a chi aveva acquistato azioni di Veneto Banca negli ultimi dieci anni, quelli dei continui rialzi del titolo (non quotato in Borsa) che, alla soglia dei 40 euro, è stato rapidamente svalutato a 20 centesimi, diventando di fatto carta straccia. Non è stata raggiunto quell’80% indicato come obiettivo minimo, ma è facoltà di Montebelluna procedere ugualmente. Nei prossimi giorni, concluse le operazioni di verifica, verrà presa una decisione definitva.