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ex rimessa conser

VERBANIA – 29.03.2017 – La parola fine,

tra qualche anno, la scriverà la Cassazione. Intanto, però, ConSerVco batte cassa e chiede indietro i 200.000 euro che la Corte d’Appello gli ha scontato dalla sentenza originale. In questi giorni al tribunale di Verbania si discute in sede civile la seconda causa di un problema che si trascina da anni e che affonda le sue radici nei decenni passati: la bonifica dell’ex rimessa Aspan – già a servizio della tramvia Intra-Premeno – di corso Cairoli a Intra. Circa dieci anni fa un imprenditore edile, tramite la società Vco Immobiliare, acquistò lo stabile da ConSerVco per realizzare un condominio sfruttando il cambio di destinazione d’uso stabilito con il nuovo Piano regolatore. Quando avviò l’iter del progetto, scoprì che nel sottosuolo si trovavano tracce di idrocarburi. Il terreno era inquinato. Vco Immobiliare iniziò la trafila burocratica della bonifica con Provincia e Arpa, chiedendo alla municipalizzata, o di pagare lei la bonifica, o di scontarla sul prezzo di vendita restituendo una parte del denaro. Le trattative non andarono a buon fine e Vco Immobiliare nel 2012 portò ConSerVco in tribunale. Nel procedimento di primo grado la società immobiliare, rappresentata dall’avvocato Riccardo Sappa, ebbe ragione ottenendo un pronunciamento favorevole nell’aprile 2015, quando il giudice le accordò un indennizzo di 670.000 euro, denaro recuperato coattivamente e alla fine versato dalla municipalizzata. Che, in Appello, nei mesi scorsi s’è vista ridurre la cifra da sborsare. La sentenza di secondo grado riconosce che l’inquinamento è dovuto in parte a Vco Trasporti, ma anche alla vecchia società dei tram, ora estinta. Da qui lo “sconto” di circa 200.000 euro, che a parti invertite ConSerVco chiede – sempre tramite ingiunzione – a Vco Immobiliare. Ieri la causa è stata discussa di fronte al giudice Giorgia Busoli, che s’è riservata una decisione: se confermerà l’ingiunzione , Vco Immobiliare dovrà pagare attenendo il pronunciamento della Cassazione alla quale s’è appellata; diversamente si rinvierà tutto alla sentenza degli Ermellini, per la quale i tempi sono lunghi. 

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