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tribunale 16

VERBANIA – 27.03.2017 – Sei mesi di condanna

(pena sospesa) e altrettanti senza patente. Così il tribunale di Verbania ha sentenziato in primo grado nel processo per omicidio colposo che vedeva imputato Gianni Della Rosa, l’automobilista che il 5 ottobre del 2014 provocò l’incidente stradale nel quale perse la vita il 56enne motociclista milanese Giancarlo Barbaglia. Nello svoltare da una strada laterale per immettersi sul lungo e trafficato rettilineo vicino allo svincolo di Arona dell’A26, il pick up condotto da Della Rosa si pose sulla traiettoria del centauro, in gita con un gruppo di amici del paese natale, Ossona. Nell’impatto il centauro riportò gravissime lesioni, in seguito alle quali, dopo il ricovero all’ospedale Santissima Trinità di Borgomanero e il trasferimento all’ospedale di Magenta, perse la vita.

La famiglia Barbaglia è già stata risarcita dall’assicurazione e non s’è costituita parte civile nel processo in cui l’avvocato Monica Caciuttolo di Milano ha sottolineato come l’incidente non fu responsabilità di Della Rosa ma della scarsa visibilità dello stop da cui il pick up era uscito per colpa della Provincia, che in seguito rivide la disposizione di quell’incrocio. Per il pm Anna Maria Rossi, invece, la responsabilità era provata, tanto da richiedere una condanna a 6 mesi, accolta dal giudice Rosa Maria Fornelli. 

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