CANNOBIO – 27.03.2017 – È iniziata oggi
la seconda settimana di interruzione della strada statale 34 del Lago Maggiore. Da 10 giorni, da quando in località Carmine di Cannobio un grosso masso s’è staccato dal versante piombando sulla litoranea uccidendo un motociclista di passaggio, nessun mezzo ha potuto circolare sull’arteria internazionale. Le previsioni di riapertura della strada fatte nell’immediatezza dei fatti si sono scontrate, in settimana, con il maltempo che ha bloccato gli operai e con ulteriori approfondimenti. Anche se a oggi una data per la riapertura ufficialmente non c’è, è assodato che lo stop forzato proseguirà per tutta la settimana, aumentando i notevoli disagi per le migliaia di frontalieri del Vco impiegati in Canton Ticino e per chi – commercianti e operatori turistici – vive del passaggio dei turisti.
Anche ieri sul luogo della frana s’è lavorato. Terminata la pulizia dalle piante infestanti e la rimozione di quelle abbattute dalla pioggia di detriti, è stato demolito un grosso blocco di 4-5 metri cubi rimasto sospeso sul pendio. I rocciatori, costretti a operare imbragati e con l’ausilio di pochi mezzi perché la zona è impervia, stanno seguendo le indicazioni dei geologi, che stanno definendo i punti in cui verranno posate catene e reti per ancorare i massi a rischio alla parete.