TORINO – 22.03.2017 – La sanità piemontese
esce dalle secche. Ieri mattina è stato firmato a Roma, al ministero della Salute, l’accordo che dichiara la fine, dopo sei anni, del Piano di rientro del debito approvato nel 2010 dalla giunta Cota. La nostra Regione era l’unica del nord Italia a vivere sotto la scure dei conti fuori controllo, esplosi negli anni Duemila sotto amministrazioni politiche di diverso colore che hanno vissuto al di fuori delle proprie possibilità, spendendo più di quanto era nelle disponibilità. Sotto il forcing di Roma i conti sono stati rimessi a posto, anche a fronte di grandi sacrifici economici, come il piano di rateizzazione di 1,5 miliardi di debiti spalmato in dieci anni che prevede 65 milioni nel 2017 e nel 2018 e 113 milioni dal 2019 in poi da prelevare dal bilancio regionale ordinario.
In concreto la fine del piano di rientro significa, sempre stando nelle disponibilità economiche, la possibilità di tornare a assumere. “Ora la Giunta Chiamparino può finalmente approvare il piano assunzioni per il 2017, che consentirà agli ospedali piemontesi di non subire più la carenza di personale cui sono stati sottoposti fin dal 2010 – sottolinea l’assessore alla Sanità Antonio Saitta –. Si tratta di un successo per la Giunta Chiamparino, che si era posta questo obiettivo all’inizio del mandato, ma è un successo per tutta la sanità piemontese”.