1

thumb IMG 9013 1024

VERBANIA – 21.03.2017 – (e.l.) La marcia di Libera Piemonte

organizzata oggi a Verbania come "XXII Giornata della memoria e del ricordo delle vittime innocenti di mafia" ha riscosso un notevole successo. Al corteo partito da piazza Ranzoni a Intra e giunto in Piazza Garibaldi a Pallanza hanno partecipato circa 8.000 persone, in prevalenza giovani, studenti e lavoratori provenienti da diverse città del Piemonte. La banda della scuola media “Cadorna” ha dato il benvenuto ai partecipanti accompagnando i saluti di Aldo Reschigna, vicepresidente della Regione, di Eugenio Bonolis, coordinatore di Libera Vco e di Umberto Ambrosoli, figlio di Giorgio Ambrosoli, l’avvocato assassinato nel 1979 che aveva stretti legami con Ghiffa, dove gli Ambrosoli hanno ancora oggi una seconda casa. In seguito sono stati letti i nomi delle 959 vittime innocenti di mafia, alcuni dei quali hanno fatto scaturire uno spontaneo applauso del pubblico. Alle 12 c'è stato il collegamento da Locri, in Calabria, con don Luigi Ciotti, il fondatore di Libera. "La prima mafia - ha detto - si annida nell'indifferenza, nella superficialità, nel quieto vivere, nel puntare il dito senza far nulla e girarsi dall'altra parte. L'omertà uccide, la verità è la speranza". Ha poi continuato con un monito "Coraggio e umiltà non richiedono 'eroismi', ma generosità e responsabilità. Consapevolezza e responsabilità sono inseparabili”. "La legalità – ha aggiunto il sacerdote – non può essere un insieme di principi sacrosanti, ma astratti, ma un ponte tra la responsabilità e la coscienza di essere persona sociale ed il ruolo attivo e positivo che giochiamo nella nostra comunità. Sull'assenza di progetti e proposte concrete e credibili rischiamo di rassegnarci alle mafie come un male inevitabile. Le mafie sono forti in una società disuguale, fragile e depressa. In una società giusta e responsabile mafie non troverebbero posto". 

Ha poi concluso il suo intervento parlando delle scritte inaccettabili che sono apparse nei giorni scorsi su alcuni muri della cittadina calabrese. "Oggi a Locri siamo tutti sbirri. Ricorderemo tanti nomi di esponenti delle forze dell'ordine che hanno perso la vita e nessuno li può etichettare e insultare".

Nel pomeriggio la manifestazione è andata avanti con vari dibattiti tenutisi a Pallanza come variazione al tema “Esistono isole felici?”: come le mafie si sono infiltrate nel nord Italia, La vita di Giorgio Ambrosoli e l’impegno per la legalità, I beni confiscati in Piemonte, le mafie restituiscono il maltolto. Tra i relatori il prefetto di Torino Renato Saccone, l’ex procuratore capo Gian Carlo Caselli, l’attuale procuratore di Torino Roberto Saragna, il prefetto del Vco Iginio Olita, il deputato Davide Mattiello, l’assessore regionale Monica Cerutti e il consigliere regionale Domenico Rossi. E tra uno spettacolo teatrale e una mostra, il finale è in musica con il concerto al Kantiere organizzato dall’associazione 21 marzo e dalle associazioni “a distinguere”.

thumb_IMG_9013_1024.jpgthumb_IMG_8982_1024.jpgthumb_IMG_9062_1024.jpgthumb_IMG_9115_1024.jpgthumb_IMG_9165_1024.jpgthumb_IMG_9153_1024.jpgthumb_IMG_9087_1024.jpgthumb_IMG_9167_1024.jpgthumb_IMG_9170_1024.jpgthumb_IMG_9166_1024.jpgthumb_IMG_9161_1024.jpgthumb_IMG_9041_1024.jpgthumb_IMG_9096_1024.jpgthumb_IMG_9054_1024.jpgthumb_IMG_9143_1024.jpgthumb_IMG_9116_1024.jpgthumb_IMG_9018_1024.jpgthumb_IMG_9168_1024.jpgthumb_IMG_9108_1024.jpgthumb_IMG_9046_1024.jpgthumb_IMG_9127_1024.jpgthumb_IMG_9030_1024.jpgthumb_IMG_9077_1024.jpgthumb_IMG_9150_1024.jpgthumb_IMG_9055_1024.jpg

Su questo sito utilizziamo cookie tecnici e, previo tuo consenso, cookie di profilazione, nostri e di terze parti, per proporti pubblicità in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di più o prestare il consenso solo ad alcuni utilizzi clicca qui. Se prosegui nella navigazione di questo sito acconsenti l'utilizzo dei cookie.