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BROVELLO C. – 16.03.2017 – L’ordinanza di custodia cautelare

ai domiciliari è stata revocata e l’ex sindaco di Brovello Carpugnino torna in libertà. Così ha deciso il gip del tribunale di Verbania a più di un mese di distanza dall’esecuzione dell’ordinanza diventata definitiva con il rigetto del ricorso in Cassazione.

La scorsa estate il comune di Brovello Carpugnino fu scosso dal “caso” del primo cittadino, l’avvocato Cristina Bolongaro, accusata di falso in atto pubblico per aver firmato il registro dei lavori socialmente utili che il compagno avrebbe dovuto scontare nel centro del Verbano per estinguere un reato finanziario. L’arrivo dei carabinieri in municipio, il sequestro di documenti e la notifica dell’avviso di garanzia agli indagati – tra cui l’allora vicesindaco Gianpiero Vecchi, anch’egli ora di nuovo in libertà – non scalfirono l’Amministrazione, che andò avanti pur con la dichiarazione del sindaco di auto-sospensione. Nel frattempo la Procura, che s’era vista negare dal gip una prima richiesta di arresti domiciliari firmata dal procuratore capo Olimpia Bossi, aveva ricorso sollecitando il provvedimento e ricevendo parere favorevole dal tribunale di Torino. Bolongaro, decaduta in autunno con le dimissioni in massa della maggioranza dei consiglieri, ricorse a sua volta alla Cassazione, che rigettando l’istanza rese definitivo, a febbraio, il provvedimento dei domiciliari.

Ora l’inchiesta pare giunta al capolinea e si attendono i risvolti giudiziari. 

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