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VERBANIA – 15.03.2017 – Anche l’ultimo componente

della banda di ladri di motori nautici ha fatto i conti con la giustizia. Ieri il tribunale di Verbania ha condannato a due anni e mezzo Iurie Lupu. Cittadino romeno, irreperibile, era considerato tra gli autori materiali dei “colpi” – una ventina – nei cantieri di tutto il nord Italia, della sponda piemontese del Lago Maggiore ma soprattutto di quella lombarda. La banda, composta da romeni e moldavi, colpiva selezionando da internet i posti più promettenti, dai quali portava via motori nautici ma anche attrezzature da cantiere e similari che venivano poi smerciati nell’est Europa.

Le indagini presero una svolta dopo un furto a Feriolo di Baveno, che permise ai carabinieri del Nucleo investigativo di Verbania di mettersi sulle tracce della banda, poi scoperta. Oltre a Lupu era coinvolto anche il moldavo Andrii Pavaliuk, accusato solo di ricettazione. Il primo, difeso d’ufficio dall’avvocato Elena Rotondi, è stato condannato. Il secondo, assistito dall’avvocato Daniela Melfi, assolto per insufficienza di prove. Tutti gli altri componenti hanno già patteggiato o definito le proprie posizioni con la giustizia. 

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