OGGEBBIO – 12.03.2017 – Oggi la Scuderia Ferrari
compie 70 anni. Il mito del Cavallino Rampante, legato indissolubilmente al “Drake” Enzo Ferrari, ebbe inizio il 12 marzo 1947, quando a Maranello rombò per la prima volta il motore della 125 S, la prima vettura a nome Ferrari.
Da oggi iniziano ufficialmente i festeggiamenti. Tra celebrazioni, emozioni e ricordi “a tutto gas”, gli eventi faranno il giro del mondo, che oggi è la “casa” del marchio Ferrari, brand globale e simbolo di ingegneria, innovazione, sport, passione e velocità. Un brand che deve le sue fortune anche al Lago Maggiore e a un personaggio nato sulla sua sponda piemontese, a Oggebbio. Anche se la storia non lo celebra come Nuvolari, Ascari, Fangio, Lauda, Vlleneuve, Schumacher…, Franco Cortese quella storia ha contribuito a inaugurarla come primo pilota, collaudatore e primo vincitore di una corsa della “Rossa” di Maranello.
Nato a Oggebbio nel 1903, Cortese è pilota già prima della seconda guerra mondiale. Regge il volante di Bmw, Maserati, dell’Itala – con cui nel 1927 vince la Mille Miglia, competizione di cui detiene ancora oggi il record di presenze: 14 – e dell’Alfa Romeo. È lì che conosce Ferrari. Le strade dei due si dividono e nel 1937 l’oggebbiese è, insieme a Giovanni Lurani e Luigi Villoresi, uno dei fondatori della Scuderia Ambrosiana. I destini si incrociano nuovamente nel secondo dopoguerra, quando Cortese è rivenditore delle macchine industriali che Ferrari ha prodotto e produce a Maranello. E che smette di produrre nel 1947 per tornare alla passione delle auto sportive. Cortese firma per la Scuderia Ferrari il 7 aprile 1947 e pochi giorni dopo, a Piacenza, è in testa quando la pompa della benzina della sua 125 Sfa i capricci e è costretto al ritiro. È il preludio di Roma. Nel circuito cittadino che tocca le terme di Caracalla, il 25 maggio Cortese conclude i 40 giri davanti a tutti, dando alla Ferrari la sua prima, storica vittoria. Si ripeterà lo stesso anno a Vercelli, Vigevano e Varese, restando indirettamente coinvolto anche nella tragedia di Modena quando, fermo ai box, è suo malgrado protagonista dell’incidente che costa la vita a cinque spettatori, centrati dalla Delage di Giovanni Bracco nella manovra compiuta per evitare la Ferrari del piemontese. Questo episodio incrina un po’ i rapporti con il Drake, anche se il sodalizio sportivo prosegue sino al 1951. La carriera di Cortese dura fino al 1958 e comprende altre vittorie. Uomo mite, schivo, puntiglioso e preciso come collaudatore tanto quanto serio fuori dalla pista, dopo le corse vivrà la sua vita serenamente, spegnendosi a Milano nel 1986, a 83 anni.