VERBANIA – 12.03.2017 – Oasi naturalistica,
paradiso di biodiversità, habitat per pesci e uccelli ma talvolta anche “moloch” di burocrazia per tutte quelle attività dell’uomo che vi gravitano intorno. La Riserva naturale speciale di Fondotoce è anche questo, come spesso – soprattutto negli ultimi anni – s’è misurato in alcuni progetti e interventi, sia pubblici, sia privati, pensati per l’area compresa tra la foce del fiume Toce e l’abitato di Fondotoce.
La Riserva è nata formalmente nel 1990 con una legge regionale che ha posto sotto tutela circa 365 ettari di terreno composti perlopiù dal canneto di Fondotoce e dal canale che collega il Verbano al Lago di Mergozzo, anche in funzione di un centro studi internazionale sugli uccelli migratori. Da allora si sono applicati i vincoli di legge che, considerando la vicinanza di attività extra-alberghiere (campeggi), abitazioni private, strade pubbliche e impianti sportivi, a volte sono stati stringenti.
Già nei primi anni Duemila ogni ragionamento sulla circonvallazione di Verbania, progettata e rimasta sogno nel cassetto, si sono scontrati con quella fascia protetta intoccabile. La tutela della Riserva è stata invocata, tra gli anni 2004-2009, da chi si opponeva al progetto di un centro turistico-balneare con nuove piscine da insediare nell’ex azienda agricola alla confluenza delle statali 33 e 34, il cui iter non prese nemmeno il via. E anche quando, attorno al 2011, prese corpo l’idea (nel frattempo scemata, nonostante studi e progetti) di ripristinare il campo da golf che a inizio ‘900 era stato realizzato nella zona dei campi da calcio, i tecnici si trovarono di fronte enormi ostacoli, a iniziare dall’obbligo di produrre uno studio che tutelasse, nella movimentazione della terra, la nidificazione dei ragni autoctoni.
E che dire dell’illuminazione pubblica della bretella della ss 33 Feriolo-Fondotoce? Chiesta nel 2010 a gran voce anche a seguito di investimenti mortali, è rimasta bloccata per mesi perché necessitava del nulla osta del Parco, dubbioso sull’impatto che i led avrebbero avuto sulle abitudini dei pipistrelli, animali notturni per definizione.
La convivenza con la zona protetta è stata in parte il motivo per cui, dal 2012, sono stati inutilizzati gli spogliatoi del campo sportivo di Fondotoce, di proprietà comunale ma realizzati appunto su un’area vincolata. Considerati un abuso edilizio, sono stati sanati solo nel 2016 e l’ostacolo è stato superato riconducendo la loro edificazione al periodo antecedente l’istituzione della Riserva.