BORGO TICINO – 20.02.2017 – Il garage di casa era anche un’autofficina. Abusiva. Da qualche tempo nell’Ovest Ticino s’era sparsa la voce, soprattutto grazie al passaparola dei clienti, che ci fosse sulla piazza un nuovo meccanico che riparava a buon mercato le vetture. Quel meccanico era un cinquantenne di Borgo Ticino che aveva attrezzato la propria abitazione come un’attività artigianale, senza però dotarsi degli strumenti – partita Iva, fatture e ricevute, oltre alle autorizzazioni ambientali – con i quali i meccanici “veri” affrontano la professione pagando anche le tasse. La sua inattesa notorietà ha attirato le attenzioni della Polstrada di Arona, che ha bussato alla sua porta e gli ha elevato un verbale salatissimo di 10.000 euro.