VERBANIA – 16.02.2017 – Casa-carcere andata e ritorno.
È questo il percorso, più o meno volontario, compiuto da Maria Carmela Scognamiglio, la ventenne di origini napoletana che, accumulate alcune condanne nella città partenopea, sta scontando le pene residue agli arresti domiciliari nell’abitazione della mamma, trasferitasi a Verbania. il rapporto tra le due è conflittuale, aggravato dalla condizione della giovane e dal trovarsi lontano da casa. Così l’antivigilia di Natale, dopo una lite, la ventenne telefonò ai carabinieri annunciando la sua evasione per “insopportazione”. I militari del Radiomobile che intervennero nel suo appartamento la trovarono sulla porta con le valigie in mano e l’arrestarono. Dopo la convalida dell’arresto, il giorno dopo, il giudice confermò la misura e la mandò nella casa circondariale di Vercelli, che ha una sezione femminile. Passato il Natale e superato il Capodanno a metà gennaio Scognamiglio tornò in tribunale per il processo per direttissima legato all’evasione, chiuso con la conferma dei domiciliari. Nei giorni scorsi, però, l’ufficio di Sorveglianza del tribunale di Novara, esaminata la pratica, ha deciso diversamente, disponendo la carcerazione e separando la figlia dalla madre, come aveva chiesto sin dal 23 dicembre.