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arizzano centro profughi nov 16

ARIZZANO – 09.02.2017 – L’ipotesi è quella di dimezzare

le presenze, di chiudere una delle due palazzine attualmente utilizzate dai 53 richiedenti asilo e di ridurre la capienza. Potrebbe essere questo il futuro del centro di accoglienza di Arizzano, da mesi al centro delle polemiche per la gestione “complicata” e per alcuni fatti clamorosi di cronaca, tra cui la sommossa che ha visto arrestati quattro ospiti e feriti sette agenti delle forze dell’ordine. L’occasione la offrirebbero le pratiche di ottenimento dello status di rifugiato che interessano circa una ventina degli attuali ospiti, una parte dei quali se ne andrà perché gli è stato negato il permesso – saranno a tutti gli effetti irregolari in Italia, con le conseguenze che ciò comporta – o perché l’ha ricevuto e, in regola per poter lavorare o svolgere attività di “normale” cittadino, non può più essere ospitato. I posti che si libererebbero non verrebbero sostituiti, il centro verrebbe ridimensionato andando così incontro alle richieste, numerose e reiterate, del sindaco Enrico Calderoni, e si normalizzerebbe la situazione. Questa al momento è un’ipotesi che la prefettura però non conferma, né smentisce ufficialmente. 

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