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profughi generico

VERBANIA – 09.02.2017 – Almeno sei profughi

per ogni comune sotto i 2.000 abitanti. È questa l’indicazione che il prefetto del Vco Iginio Olita, su input del ministero dell’Interno e secondo le linee guida del nuovo piano di distribuzione nazionale concordato dell’Anci, ha trasmesso nei giorni scorsi ai 75 primi cittadini della provincia e al funzionario prefettizio che riveste il ruolo di commissario a Brovello Carpugnino. Nella lettera il prefetto, ricordando che è offerta ai comuni la possibilità di gestire le strutture in proprio o con finanziamenti del 95% per i progetti Sprar (rifugiati) chiede collaborazione ai sindaci ammonendo che, qualora non vi fosse e la quota provinciale dovesse salire, potrà agire con assegnazioni secondo il criterio dell’accordo Anci.

Il criterio del Viminale è quello della distribuzione capillare. Quale sia l’impatto nel Vco, dove alcuni sindaci – Domodossola in primis – chiedono di diminuire le presenze, non è preventivabile, ma è immaginabile che ci sia un aumento complessivo, a meno di non sgravare le realtà con una maggior concentrazione (Verbania, Domo e Omegna), ridistribuendo i numeri sui piccoli centri.

Al 4 febbraio nel Vco erano presenti 586 richiedenti asilo, divisi in 11 comuni. Omegna (152), Verbania (125) e Domodossola (103) da sole ne contano 380, il 65%. Tra i comuni sopra i 2.000 abitanti solo Villa ha una presenza (20 posti), mentre gli altri – in ordine discendente per grandezza demografica: Gravellona Toce, Cannobio, Stresa, Baveno, Crevoladossola, Casale Corte Cerro, Ornavasso, Pieve Vergonte, Ghiffa, Mergozzo, Varzo e Premosello Chiovenda – non hanno centri di accoglienza.

Tra quelli sotto i 2.000 abitanti (9 in totale) è forte la presenza a Arizzano (53), Madonna del Sasso (45), Vogogna (34) e Cravegna (32); meno a Re e Cossogno (12), Baceno (6) e Brovello Carpugnino (2). Assecondando il piano nazionale e seguendo alla lettera le indicazioni del prefetto, ci sarebbero 60 comuni, dal più piccolo Cursolo Orasso (94 abitanti), al più grande Cambiasca (1.664) che si dovrebbero attrezzare con una capienza di 360 che, se non ridotta rispetto all’attuale, porterebbe il totale a 946. 

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