VERBANIA – 04.02.2017 – Finito in carcere
per fatti legati al traffico di stupefacenti, voleva mettere al riparo il “tesoretto” che aveva nella sua casa in Svizzera e, così, chiese al fratello di fare da corriere. Non sapeva, però, che nella sala visita del carcere di Busto Arsizio in cui discussero l'affare si trovavano alcune “cimici” e che la richiesta era stata intercettata. Roberto Lettini, verbanese, è stato processato e condannato dal tribunale di Verbania per il reato di favoreggiamento perché, verso la fine del 2012, s’era recato a Capriasca, non lontano da Lugano, a prelevare il contante – poco più di 16.000 euro e 4.000 franchi svizzeri – che il fratello Maurizio, sospettato di spaccio, gli aveva confidato tenere nella propria abitazione. Portata a termine la commissione, era rientrato in Italia, accolto dalla guardia di finanza, che gli contestò l’ottenimento per quel denaro – subito consegnato da Lettini ai militari – il reato di riciclaggio. Per il tribunale di Verbania, dove è stato processato con rito abbreviato, non si trattò della ricettazione del contante provento di spaccio, ma di favoreggiamento, reato punito dal giudice con 10 mesi e 20 giorni, pena sospesa.