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MONTEBELLUNA – 29.01.2017 – La fusione è alle porte.

La strada per unire Veneto Banca e popolare di Vicenza, tracciata nei mesi scorsi con il massiccio ingresso nel capitale del Fondo Atlante, è in dirittura d’arrivo. Sono convocati per martedì i cda dei due istituti che, all’ordine del giorno, hanno una valutazione sull’ipotesi di fusione e del fabbisogno di nuovi capitali per portare a termine l’operazione, rafforzare e rendere autonoma la banca.

Nel frattempo prosegue la campagna di convincimento verso gli azionisti “traditi” dalla svalutazione delle azioni, ai quali Veneto Banca ha promesso un rimborso del 15% della somma persa in cambio della rinuncia a ogni azione di rivalsa, civile e penale. Il passaggio è importante perché disinnescare migliaia di potenziali contenziosi legali agevola nell’immediato la fusione e, nel futuro prossimo, potrebbe rendere appetibile la banca per la cessione a nuovi soci.

Le nozze tra Veneto Banca e popolare di Vicenza preoccupano tuttavia i sindacati. In una nota diffusa anche nel Vco dalla First Cisl, confermando che resta proclamato lo stato di agitazione, i rappresentanti dei lavori esprimono scetticismo per le ricadute occupazionali che ci sarebbero in Veneto (dove le due reti di sportelli spesso si sovrappongono); ma anche nel Vco, dove resta da definire il futuro del centro direzionale della ex Banca popolare di Intra. 

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