COSSOGNO – 28.01.2017 – Fusione per incorporazione con Verbania.
È questo il futuro prossimo del comune di Cossogno secondo il progetto che l’Amministrazione comunale ha presentato per la prima volta ieri sera. In una partecipata assemblea pubblica il sindaco Doriano Camossi ha spiegato le difficoltà nel portare avanti l’ordinaria amministrazione e, data la penuria di risorse finanziarie, anche di progettare investimenti di una certa rilevanza. Da qui la proposta di fusione con il capoluogo, che avrebbe ricadute positive sia per i cossognesi, sia per Verbania. Tra governo e Regione ci sono infatti incentivi che hanno la durata di cinque e dieci anni e che, a regime, potrebbero portare nelle casse del nuovo ente anche un milione di euro l’anno. Rinunciare alla propria autonomia – è stato spiegato – non significa consegnarsi a Verbania, dal momento che è possibile nella fase transitoria mettere a bilancio fondi specifici o investimenti particolari per Cossogno, così come mantenere inalterati i tributi locali (Cossogno, per esempio, non ha istituito l’addizionale Irpef mentre Verbania sì).
In attesa che la proposta sia esaminata anche sull’altro fronte, quello verbanese, nella frazione collinare s’è deciso di istituire un comitato ad hoc con amministratori e esponenti della comunità che raccolga le esigenze e curi la fase di dialogo con Verbania.
Trattandosi di una fusione per incorporazione e non “alla pari” – come accaduto, per esempio, in Valle Antrona tra Seppiana e Viganella oggi confluite in Borgomezzavalle – il processo non comporterà elezioni anticipate per Verbania, ma lo scioglimento del Consiglio comunale di Cossogno e la decadenza di sindaco e giunta.
L’iter prevede che prima ci sia un doppio referendum nei due comuni al termine del quale, se l’esito è positivo, si invierà alla Regione la richiesta, da ratificare con una legge regionale.