1

ceste elena

TORINO – 25.01.2017 – Nessuna nuova perizia

e avanti con il processo verso la sentenza. La Corte d’Appello di Torino, dove si discute in secondo grado il delitto di Elena Ceste, la mamma astigiana uccisa nel gennaio 2014 e il cui corpo venne ritrovato nei boschi di Costigliole d'Asti nove mesi dopo l'assassinio, ha respinto oggi le richieste di nuove perizie presentate dai legali dell’imputato, Michele Buoninconti. L’uomo, ex vigile del fuoco, marito della vittima e padre dei suoi tre figli, sta scontando la sua pena nel carcere di Verbania, nella speciale sezione dedicata agli appartenenti delle forze dell’ordine. In primo grado il tribunale di Asti l’ha condannato a 30 anni di carcere. Rigettate le richieste, la prossima udienza è convocata per venerdì della prossima settimana e sarà dedicata alla requisitoria del pubblico ministero. Quindi la parola passerà alle parti civili e alla difesa. La sentenza d'Appello è attesa per il 15 febbraio.

Su questo sito utilizziamo cookie tecnici e, previo tuo consenso, cookie di profilazione, nostri e di terze parti, per proporti pubblicità in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di più o prestare il consenso solo ad alcuni utilizzi clicca qui. Se prosegui nella navigazione di questo sito acconsenti l'utilizzo dei cookie.