VERBANIA – 20.01.2017 – Si parlerà nuovamente
del “caso” della Beata Giovannina. La stagione estiva è ormai un ricordo ma il nuovo corso della spiaggia pubblica di Suna oggetto negli anni passati di vibranti proteste per l’assegnazione in gestione per attività da diporto nautico è ancora in discussione. E lo sarà ancora tra due settimane quando il Consiglio comunale tornerà a riunirsi per discutere della mozione presentata ieri sera a Palazzo Flaim. Una mozione congiunta dei gruppi di minoranza, depositata a luglio, che incalza il Partito democratico e la giunta Marchionini soprattutto su due aspetti: 1) la mancata applicazione della giunta di una mozione del Consiglio per chiarire la compatibilità con la balneazione, 2) il motivo per cui il bar-chiosco è stato affidato con concessione demaniale senza gara d’appalto.
Per inquadrare meglio la vicenda è necessario ripercorrerne la storia. Nel 2012 il Consiglio comunale approva il piano disciplinante il demanio idrico che alla Beata Giovannina, sito riqualificato con un contributo regionale, prevede attività da diporto sul molo e solarium sui gradoni. Nel 2013 viene pubblicato un bando di gara che vince l’unica società partecipante, ottenendo tutta l’area per sé per noleggiare motoscafi in cambio di un affitto di qualche migliaia di euro l’anno. La spiaggia viene chiusa e si levano le proteste – anche con raccolta firme – cavalcate soprattutto dal Pd (si era in periodo di commissariamento). Con l’avvento della giunta Marchionini il nodo non si scioglie perché il contratto è vigente. L’Amministrazione sottolinea che si tratta di una “non spiaggia” ma, tuttavia, nell’autunno 2014 il Consiglio approva una mozione che impegna l’Amministrazione a risolvere l’incompatibilità tra attività nautica a motore e balneazione e che è tuttora inevasa. Nel frattempo il titolare del pub Lo Scricciolo di Fondotoce chiede e ottiene una concessione demaniale ordinaria di 9 anni realizzando il chiosco, mentre l’associazione sportiva Hauoom water school (il presidente è il figlio) fa lo stesso per attività sportive di sci nautico. Il chiosco e gli scivoli in acqua hanno successo e la spiaggia è una delle attrazioni più vive della stagione turistica 2016 a Verbania.
La cronaca politica di ieri è che la mozione per annullare queste concessioni presentata dalle minoranze non è stata respinta. Riccardo Brezza, ex segretario cittadino democratico e tra coloro che chiedevano il ritorno della spiaggia pubblica, ha chiesto in prima persona di ritirare la mozione, portarla in Commissione e ripresentarla alla prossima seduta (tra due settimane) con un testo condiviso, che magari contenga l’impegno a riverificare gli atti anziché annullarli.
Le posizioni sul tema sono differenti. C’è chi ritiene la mozione superflua (la lista civica “Con Silvia per Verbania”, molto critica con le minoranze) perché è tutto in regola, chi storce il naso per la gestione della pratica amministrativa e insiste affinché sia rispettato l’indirizzo del Consiglio (Renato Brignone di Sinistra & Ambiente), chi invoca trasparenza (Vladimiro Di Gregorio di Sinistra Unita, Roberto Campana del M5S e Giordano Andrea Ferrari del gruppo Misto), chi si spinge più in là bollandola come illegittima (Michael Immovilli del club Forza Silvio). Se ne riparlerà comunque a breve.