VERBANIA – 06.05.2015 – Clima teso, dibattito acceso ma nessun ripensamento. Per la prima volta dopo mesi s’è tornato a discutere in un consesso istituzionale della gestione del canile. È avvenuto nella riunione della preposta Commissione consiliare. Di fronte si sono trovati l’assessore all’Ambiente Laura Sau e il presidente dell’associazione Amici degli animali Loredana Brizio, che nella lunga diatriba sono giunte alle vie legali (Brizio l’ha denunciata per diffamazione, Sau insieme a tutta la giunta ha sporto querela per il procurato danno d’immagine al Comune).
Il presidente dell’associazione che ha gestito il canile fino all’anno scorso ha spiegato alla Commissione di aver spedito nel mese di febbraio una proposta di gestione che aveva come obbligo per il Comune il versamento della quota di 1,5 euro a abitante già concordata con i comuni della gestione associata, e la manutenzione straordinaria. In cambio l’associazione avrebbe coperto tutte le spese, anche veterinarie, riassumendo i tre dipendenti.
Dipendenti che, stante la gara in corso, aperta alle sole cooperative sociali, perderanno il posto in quanto non sono soggetti svantaggiati da cooperativa sociale.
A quella proposta, l’assessore ha risposto di aver già preso come atto di indirizzo “un bando per cooperative sociali che subentri all'attuale gestore modificando profondamente il clima della struttura”. “Noi vogliamo che il canile sia un luogo dove gli animali siano accuditi – prosegue – dove, appena le condizioni lo consentono, vengano adottati e trovino una situazione familiare, dove i volontari collaborino con la gestione e, dove non occorra stabilire un clima sereno dall'esterno. Se ci siamo rivolti alla magistratura, é perché per mesi abbiamo dovuto leggere notizie non corrispondenti al vero, mangime mancante, stipendi non pagati, determine illegittime, querele, diffide...”. La conclusione era l’accettare “la collaborazione solo di coloro i quali vorranno partecipare al progetto di un canile con meno animali possibili, dove volontari e dipendenti lavorino assieme a creare un punto d'incontro gioioso e sereno”.
Nella controreplica scritta Brizio ha ribadito la disponibilità a un incontro, criticando le modalità del bando che “limitato alle cooperative sociali non rispetta l’ottica delle normative vigenti. Credo, le stesse non possano collocare i dipendenti attuali, precisando che coloro che trattano con i cani devono avere requisiti specifici ed idoneità”. A seguire le contestazioni alle frasi di cui sopra che saranno comunque oggetto di valutazione da parte della magistratura nell’ambito delle reciproche querele.
Al termine della discussione in Commissione gli Amici degli animali hanno chiesto formalmente il ritiro del bando di gara per cooperative sociali. L’assessore non ha detto apertamente né sì, né no, ma non ha mostrato l’intenzione di recedere. Si va dunque avanti su questa strada. Tra le polemiche.