BRISSAGO – 11.12.2016 – Nessun rimborso
sarà pagato perché non c’è la certezza di un infortunio o di un malore. È questa la risposta che la Cassa Malati ha inoltrato a Nicolas Chuard, il figlio dell’alpinista ticinese Manuela Possessi scomparsa sui monti del Verbano dallo scorso giugno, sul rimborso dei costi sostenuti per le ricerche dalle autorità svizzere, a iniziare dalla Rega, la Guardia aerea svizzera di soccorso.
La donna, 59 anni, esperta alpinista assai conosciuta anche in Italia (è stata la compagna dell’alpinista disabile luinese Oliviero Bellinzani, morto nel 2015), il 24 giugno aveva lasciato la sua casa di Brissago per un’escursione sul Limidario, la montagna che separa il Canton Ticino dall’Italia. Nei giorni successivi fu cercata su entrambi i versanti, invano.
Per le ricerche svizzere, come stabilisce la legge rossocrociata, non è garantita la gratuità. Così già in agosto gli amici di Nicolas s’erano mobilitati per raccogliere il denaro necessario a saldare la Rega. Denaro che, nel frattempo, la Cassa Malati ha negato.
Nella foto Manuela Possessi a fianco di Oliviero Bellinzani.