VERBANIA – 08.12.2016 – Il ratto, morto,
se l’è trovato domenica sul tappeto di casa, stecchito dal cane che, scoperto l’intruso (probabilmente entrato dal balcone), l’aveva eliminato. Per una donna di 44 anni residente a Verbania, che da almeno un anno si lamenta della presenza infestante di topi a causa delle condizioni di degrado dei terreni vicini, quella carcassa ha fatto scattare la più plateale delle proteste.
Con il ratto infilato in un sacchetto di plastica, la donna lunedì s’è presentata al distretto Asl di Sant’Anna – ufficio Salute pubblica, chiedendo che cosa dovesse fare per smaltirlo e per risolvere il problema da lungo tempo segnalato. L’Asl l’ha rimandata agli uffici comunali, dove la segnalazione è stata registrata, ma dove nessun impiegato ha voluto ritirare il “pacco”. Il giorno dopo, martedì, la stessa ha chiamato telefonicamente il servizio veterinario dell’Asl, che l’ha rimandata a un altro numero interno, con un operatore che l’ha invitata a tornare a rivolgersi in Comune. A quel punto la donna, sempre con in borsa la busta contenente il ratto (morto ormai da tre giorni), s’è diretta nella sede di ConSerVco, azienda che però non smaltisce le carcasse. Senza una risposta e ritenendo il Comune responsabile per non aver mai risposto ai suoi solleciti, la verbanese è scesa a Palazzo di Città e, di fronte all’ufficio del sindaco, ha discusso con la sua segretaria che, tra il perplesso e lo schifato, ha accettato in consegna il ratto morto. Smaltito il topo, la donna ha poi inoltrato una formale segnalazione al prefetto.