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lanza massimo
MONTEBELLUNA – 15.11.2016 – Fuori Beniamino Anselmi,

dentro Massimo Lanza. Il cda di Veneto Banca ha nominato ieri il nuovo presidente dell’istituto di credito, il quinto che nell’ultimo anno s’è seduta sulla poltrona di numero uno di Montebelluna. Settant’anni, originario di Aosta ma residente a Milano, sposato e padre di due figlie, Lanza (nella foto) è un ingegnere chimico con alle spalle una lunga carriera come manager bancario maturata in Italia (Cariplo, Banca Intesa) e all’estero (Chase Manhattan Bank). Tra il 2004 e il 2011 è stato il presidente della Fondazione di Venezia. Sostituisce il piacentino Anselmi, che s’è dimesso pur restando nel cda, ufficialmente per dedicarsi a altri ruoli nella banca, ufficiosamente perché scettico sul piano di tagli e licenziamenti che si profilerebbe con la fusione di Veneto Banca e popolare di Vicenza.

Lanza è, come detto, il quinto presidente dell’ultimo anno. Nell’ottobre del 2015 si dimise Francesco Favotto, erede di Flavio Trinca e indagato come membro del vecchio cda. Al suo posto fu scelto Pierluigi Bolla. Poi i soci elessero Stefano Ambrosini, scalzato da Anselmi, scelto dalla nuova proprietà (il socio di maggioranza con oltre il 99% delle azioni è il Fondo Atlante).

Domani, intanto, si riunirà l’assemblea dei soci. All’ordine del giorno c’è l’azione di responsabilità nei confronti degli ex vertici dell’istituto, considerati responsabili della crisi, delle ingenti rettifiche sui crediti necessarie dopo aver nascosto i veri conti, della svalutazione delle azioni.

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