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rindi paolo
COSSOGNO – 02.11.2016 – Dalla Val Grande

all’Himalaya nel ricordo di Paolo Rindi. Una scuola per i bambini nepalesi del villaggio di Solukhumbu, a 3.000 metri d’altezza, sarà presto intitolata al giovane varesino che a inizio 2016 perse la vita nella Val Grande meridionale, scivolando dal sentiero e finendo sul greto del rio Pobbié. Diciannove anni, studente di filosofia con la passione per le montagne, Paolo s’era avventurato in Val Grande da solo nel mese di gennaio, sparendo nel nulla. Le prime ricerche sul posto avevano dato esito negativo e nella speranza che il suo non fosse stato un incidente, ma un allontanamento volontario, s’erano battute tutte le piste. Dalla trasmissione televisiva “Chi l’ha visto?” erano spuntati indizi di sue apparizioni in tutta Italia. Poi, con il ritorno dei soccorritori in valle, la macabra scoperta del suo corpo pose fine a ogni speranza.

Ma il ricordo di Paolo è ancora vivo nella famiglia – mamma Fiammetta e papà Dario – e negli amici, che hanno deciso di sostenere in suo nome un progetto dell’associazione Eco Himal raccogliendo 11.000 euro. È nata così la scuola che sorgerà in uno degli ultimi avamposti civili del Nepal orientale, punto di partenza delle spedizioni alpinistiche internazionali, luogo abitato perlopiù dagli sherpa e dalle loro famiglie. Uno dei due edifici in cui studieranno circa sessanta bambini sarà intitolato a Paolo. I lavori sono già in stato avanzato: ai muri perimetrali s’è aggiunto il tetto e ora manca solo l’interno.

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