VERBANIA – 26.10.2016 – Quando si scagliò
contro il padre, uccidendolo con veemenza e barbarie, era totalmente incapace di intendere e di volere. Danilo Tosi, il 50enne di Trobaso che nel settembre del 2014 uccise il genitore con un pestacarne calato sulla testa e ne sparse parti di cervello sul balcone, è stato nuovamente assolto dall’accusa di omicidio. Così ha deciso oggi la Corte d’Assise d’Appello di Torino, alla quale s’era appellato il sostituto procuratore Nicola Mezzina dopo che il gup del tribunale di Verbania era giunto alla stessa conclusione, assolvendolo.
Decisivo, tanto nel primo giudizio, quanto nel secondo, il parere del perito psichiatra che, già in fase di incidente probatorio, aveva stabilito che l’uomo avesse vizi di mente, motivo per cui, pur assolvendolo in primo grado, considerandone la pericolosità sociale il giudice aveva disposto nei suoi confronti un periodo di 10 anni di ricovero.
Nell’udienza di oggi il Procuratore generale di Torino ha chiesto nei confronti di Tosi, difeso dall’avvocato Gabriele Pipicelli, il rinnovo della perizia psichiatrica, rigettato dal collegio formato da giudici togati e popolari, che si sono espressi per la conferma della condanna.