VERBANIA – 21.10.2016 – La lite nacque
per il pranzo della nipote cresimanda. Non riuscendo a mettersi d’accorso sul ristorante e sugli invitati, suocera e nuora finirono con l’alzare la voce e, quando nella stanza arrivò il figlio-marito (ex perché erano in via di separazione) il dissidio degenerò in una sorta di parapiglia e in una denuncia. In tribunale a Verbania è a processo una donna di nazionalità svizzera accusata di lesioni e minacce aggravate. All’epoca dei fatti – il 2011 – era sposata con un uomo di Cannobio, dove viveva insieme alle due figlie. La coppia era in crisi e all’inizio dell’anno erano state avviate le pratiche per il divorzio. Nel mese di ottobre il marito, che si trovava al terzo piano del palazzo in cui si trova anche l’appartamento della madre, udì provenire proprio dall’alloggio del genitore voci concitate. Scese a controllare che cosa stesse accadendo e trovò mamma e ex moglie impegnate a discutere. Frapponendosi tra le due contendenti, invitò la ex a uscire. Lei reagì afferrandolo per il collo e tirandogli le orecchie. Due ore dopo la lite l’uomo andò a farsi refertare al Dea dell’ospedale “Castelli” di Verbania ricevendo, per quelle escoriazioni, una prognosi di cinque giorni. Poi sporse denuncia. Per gli stessi fatti la donna, che ora vive in Svizzera con le figlie, ha fatto lo stesso facendo partire un procedimento dal giudice di pace. Nell’udienza odierna il marito, costituito parte civile, ha raccontato l’episodio. Era assente la figlia maggiore, all’epoca cresimanda, che sarà sentita nella prossima udienza.