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VERBANIA – 21.10.2016 – Mentre per alcune

delle persone coinvolte con lui nella produzione e smercio di euro falsi smascherata con l’operazione “Every ten” devono ancora essere giudicate in primo grado, per Gian Mario Griggi la vicenda è chiusa. Il 20 settembre la V sezione penale della Cassazione ha respinto il suo ricorso alla sentenza d’Appello condannandolo in via definitiva a 6 anni e 2.000 euro di multa.

La Suprema corte non ha accolto le richieste del suo difensore, Alberto Zanetta, di considerare la collaborazione con gli inquirenti come un attenuante e ha confermato la pena stabilita a Torino. Pena dimezzata rispetto alla sentenza originaria, che il gup del Tribunale di Verbania aveva stabilito in 12 anni e 4.000 euro di multa non applicando le attenuanti generiche e contestandogli la recidiva specifica.

Griggi, 56 anni, tipografo di Baveno, era colui che materialmente – insieme al biellese Massimo Pulze, che ha patteggiato 4 anni – fabbricava gli euro falsi nel suo laboratorio sul Lago Maggiore. I quasi 80 milioni di euro scoperti dai carabinieri nel dicembre del 2013 non sono stati i primi contestati a Griggi, che nel 1993 e nel 2003 fu implicato in indagini simili su denaro contraffatto.

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