VERBANIA – 08.10.2016 – Condannato

a un anno e due mesi. È questa la sentenza che il tribunale di Verbania – giudice Rosa Maria Fornelli – ha emesso nei confronti di Aldo Colombo, noto negoziante di Verbania e già presidente di Confcommercio Vco. Il verbanese era accusato di aver fatto sottoscrivere contratti irregolari alle commesse, di aver omesso i versamenti contributivi e di aver violato la privacy dei dipendenti con telecamere non autorizzate con le quali controllava a distanza i suoi negozi. Per due dei quattro capi d’imputazione, riformulati dall’accusa che ha chiesto l’assoluzione, è stato assolto, ma ha pagato soprattutto per il trattamento ai lavoratori. Nelle due società di cui è titolare – la Ok baby e la Cigno d’argento – e che detengono a Verbania e Gravellona i marchi in franchising Intimissimi e Calzedonia, era solito (il periodo cui fa riferimento il processo va dal 2006 al 2011) inquadrare le commesse, o come CoCoCo ,o in compartecipazione agli utili, formule contrattuali che permettono di risparmiare sui contributi e avere un costo del lavoro più basso. Per la Procura, in realtà, si trattava di rapporti di lavoro subordinati. A questa conclusione l’accusa è giunta sulla base delle indagini effettuate dalla Guardia di finanza, che ha interrogato oltre 160 commesse dalle cui deposizioni è emerso – confermato in aula da alcune testimoni – che dalla sua postazione di Intra Colombo telefonasse a Gravellona redarguendo le dipendenti come se avesse assistito di persona alla scena.

I difensori di Colombo, Mario Monteverde e Michele Franzosi, hanno sostenuto la mancanza di prove per giungere alla condanna, ricordando che pendono diversi procedimenti con Inps e Direzione provinciale del lavoro e che nel frattempo i contratti sono stati regolarizzati. Alla sentenza di condanna hanno già preannunciato il ricorso in Appello.