VERBANIA – 05.10.2016 – “Hai lasciato il segno”.
Inizia così, al termine della cerimonia funebre, il ricordo di Chiara Caretti portato dagli amici del Circolo San Vittore. L’oratorio, che quest’anno ha scelto proprio questo slogan per sintetizzare la propria missione, è stata una delle famiglie della cinquantunenne professoressa di diritto vinta lunedì dalla sclerosi multipla, malattia con la quale ha convissuto sin dall’adolescenza. Come l’ordine francescano secolare al quale apparteneva e come le associazioni con le quali ha collaborato.
A piangerla, insieme al papà Roberto, alla mamma Emma e alla sorella Francesca, c’era più di un migliaio di persone. Amici di famiglia, colleghi, alunni di diverse generazioni ai quali ha insegnato, giovani cresciuti accanto a lei all’oratorio. Pur nella malattia, anche se costretta sulla sedia a rotelle – e contro le barriere architettoniche aveva compiuto numerose battaglie, anche giudiziarie –, Chiara è stata per tutti un esempio di fede, di costanza, di impegno e di dedizione. “Quest’anno, dopo decenni di precariato, avevi avuto la cattedra di ruolo”, ha ricordato Santino Mondello, suo preside all’istituto “Ferrini-Franzosini”, non mancando di far notare come il destino sia stato beffardo. “Ti prodigavi verso tutti gli studenti, soprattutto quelli che avevano più difficoltà, offrendoti per le lezioni di potenziamento del pomeriggio”.