VERBANIA – 04.10.2016 – La sentenza potrebbe
arrivare già entro fine mese e rischia di veder condannati a risarcimenti da centinaia di migliaia di euro il Comune e l’ex gestore. Oggi il giudice del tribunale civile che si occupa delle numerose cause – tutte unificate – intentate da chi ha subito danni ai natanti nell’affondamento del porto turistico di Pallanza dell’ottobre 2013, ha comunicato la fine della fase dibattimentale e fissato l’udienza di discussione al 25 ottobre (con memorie da depositare entro il 18 ottobre). Sono state respinte le richieste delle parti di poter produrre ulteriore materiale documentale e, quindi, entro poche settimane è attesa la decisione.
I convenuti sono, da un lato, i privati e le loro assicurazioni; dall’altro il comune di Verbania e la società European nautic service. Il primo ha costruito il porto su incarico della Regione e ne aveva affidata la straordinaria manutenzione. La seconda aveva vinto la gara d’appalto per la gestione pluriennale revocata successivamente dopo l’affondamento. Le cause dell’inabissamento sono state approfondite dai periti di parte e dal consulente tecnico nominato dal tribunale. Secondo l’ingegner Massimo Colacino (la parcella della ctu è stata messa dal giudice in carico all’ente pubblico) fu una concausa di problemi strutturali e di manutenzione orinaria e straordinaria, ma non furono determinanti le condizioni meteo, non eccezionali e comunque rientranti nei parametri previsti in fase di progettazione. In caso uno dei due, o entrambi, fossero ritenuti responsabili, dovrebbero risarcire i privati anche se decidessero di appellarsi.