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b bellinzani possessi
BRISSAGO – 06.09.2016 – Non ha dato più notizie

di sé dal 22 giugno e le speranze di trovarla viva sono ormai quasi nulle nonostante le lunghe e partecipate ricerche. Ricerche che hanno avuto un costo economico significativo per pagare il quale i familiari e gli amici si sono mobilitati. Sono ormai 75 giorni che Manuela Possessi manca da casa. La 58enne di Brissago, molto conosciuta in Ossola per essere stata la compagna dell’alpinista disabile Oliviero Bellinzani (scomparso nell’agosto 2015), aveva annunciato un’escursione sui monti al confine tra l’Italia e la Svizzera, nella zona del Ghiridone, vicino al monte Limidario. Lì è stata cercata a lungo dalle squadre ticinesi, e anche al di qua del confine, in Val Cannobina, il Soccorso alpino civile e le autorità italiane hanno battuto valli e sentieri, sempre infruttuosamente.

Nei giorni scorsi al figlio di Manuela è arrivato il conto, salato, dei soccorritori svizzeri. Di norma nel Canton Ticino chi dirama un avviso di scomparsa deve saldare di tasca propria i costi per le ricerche di importo superiore ai 1.500 franchi. Per Manuela tra elicotteri, mezzi e uomini, il conto è arrivato a 15.000 franchi. Una cifra non certo paragonabile al valore di una vita umana, per coprire la quale però gli amici del figlio hanno organizzato una serie di eventi, tra cui una cena. È stato un gesto di vicinanza e di affetto, di solidarietà verso chi già sta vivendo una situazione difficile.   

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