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brigatti marchionini
VERBANIA – 24.08.2016 – Roberto Brigatti avrà,

oltre ai Lavori pubblici, anche la delega all’Urbanistica. È questa, al di là del nome, la principale novità del rimpasto di giunta concluso oggi con la nomina dell’assessore che sostituisce Massimo Forni. E che, come detto, eredita anche una competenza tra quelle detenute finora dal sindaco sin dall’inizio del mandato. L’Urbanistica, in questi due anni di mandato poco esercitata da Silvia Marchionini, è stata oggetto di frizioni con il suo partito. Il casus belli più recente è la rigenerazione urbana di via Madonna di Campagna, che ha visto il gruppo consiliare contrapposto al primo cittadino e giudicare negativamente la decisione di realizzare il parcheggio per i bus turistici, una grande piastra di cemento, a ridosso del campo da calcio di Suna. Brigatti, in questo senso, oltre a dover gestire sul piano tecnico le pratiche amministrative, ha anche il compito di ricucire i rapporti con il gruppo e con il partito.

Rapporti abbastanza freddi, come la recente gestione del rimpasto ha dimostrato. Una quindicina di giorni fa Marchionini ha comunicato al segretario cittadino Nicolò Scalfi l’intenzione di procedere con la fuoriuscita di Forni – dimissioni motivate con ragioni personali – proponendo direttamente a lui di accettare l’incarico, lasciando il Consiglio e entrando in giunta. Scalfi ha subito detto di no e l’ha confermato anche lunedì sera quando, pubblicamente all'incontro del Pd, Marchionini l’ha nuovamente indicato come possibile assessore.

Per la verità l’assessore ai Lavori pubblici non sarebbe dovuto essere l’unico a cedere il passo. Sempre nei giorni addietro Marchionini ha incontrato il consigliere Pd Anna Bozzuto chiedendole la disponibilità a occupare la poltrona di assessore al Bilancio, attualmente detenuta da Cinzia Vallone e che in passato ha avuto in Franco, papà di Anna, un autorevole rappresentante. Anche in questo caso l’invito è stato declinato, perché Bozzuto, come Scalfi e come la maggioranza del gruppo Pd, segue la linea votata a giugno dall’assemblea degli iscritti, cioè una sorta di appoggio esterno – mai del tutto chiarito con la richiesta, per esempio, di ritirare gli assessori in quota Pd – che ha come caposaldo l’azione amministrativa a discapito del dibattito sui posti da occupare. In questo senso Scalfi ieri ha diffuso una nota stampa in cui ribadisce che le priorità sono politiche, di metodo e non di merito, senza dimenticare tuttavia alcune vicende d’attualità: la Fondazione del Maggiore, il Movicentro, il futuro di ConSerVco…

Incassati gli scontati no del Pd, Marchionini ha virato sul nome che aveva definito già prima della riunione di lunedì e che ha tenuto nascosto anche ai suoi per non leggerselo sul giornale, al punto che anche diversi consiglieri la nomina di Brigatti l’hanno appresa solo dai media, oggi. 

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