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albertella lillo
CANNOBIO – 20.08.2016 – Il “caso” politico

è (non senza strascichi) chiuso, quello contabile e – eventualmente – giudiziario, no. Nel Consiglio comunale di questa mattina è stato sancito l’avvicendamento tra il dimissionario Antonio Lillo (già capogruppo di maggioranza) e Giovanna Allevato (già assessore esterno). È l’ultimo capitolo di una brutta vicenda nata attorno alla Comunità attiva, la fondazione costituita da tutti i comuni dell’alto Verbano per gestire il Centro medico di Cannobio. Nei conti dell’ente è stato accertato un ammanco di 7.400 euro che, denunciato dal presidente uscente Antonio Pinolini e a lui segnalato da Lillo nella veste di direttore sanitario, ha portato all’azzeramento dei vertici e all’ingresso nel consiglio dei sindaci soci, con il cannerese Federico Carmine alla presidenza. Queste decisioni – in attesa di un nuovo consiglio e di novità sugli ammanchi – hanno messo Lillo, critico per l'ingerenza, contro i colleghi di maggioranza, inducendolo alle dimissioni, cui oggi è seguita la surroga entro i 10 giorni di legge.

I consiglieri di minoranza cannobiesi Girolamo Calvaruso, Giorgio Zaniboni e Valerio Bergamaschi avrebbero voluto che la seduta odierna fosse aperta e che si parlasse dell’ammanco nei conti della Fondazione, ma il sindaco Giandomenico Albertella ha rifiutato la richiesta, spiegando che non è un compito del Consiglio comunale ma che la chiarezza sarà fatta dal nuovo cda. A quanto risulta il denaro è venuto a mancare dalla fine del 2015 con una media di circa 1.000 euro al mese, differenza tra quanto effettivamente incassato per i servizi medici e quanto versato e pagato all’Asl.  

Nella foto, da sinistra: Albertella e Lillo.

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