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faini danilo due
ARONA – 16.08.2016 – La moto che sbanda,

la caduta, l’urto contro le rocce, la morte. È così che ha perso ieri la vita sulla statale 33 del Sempione, a Meina, Danilo Faini. Ventotto anni, di Arona, meccanico, in sella alla sua Kawasaki 1.000 attorno alle 20,30 di ieri sera stava percorrendo la litoranea del basso Verbano diretto a casa. Dietro a lui viaggiava, su un’altra moto di grossa cilindrata, un amico di 31 anni. Sul rettilineo di Villa Faraggiana ha avuto un incidente la cui dinamica non è ancora stata del tutto chiarita. Senza alcuno scontro apparente con altri veicoli o con la moto che lo seguiva, è finito a terra, impattando con il corpo contro la massicciata che delimita la statale. Poi la moto ha cambiato direzione e è finita dall'altra parte della carreggiata. L’impatto non gli ha lasciato scampo e è morto sul colpo. L’amico che viaggiava davanti a lui, probabilmente allarmato dallo schianto e dall’incidente, è a sua volta caduto, procurandosi gravi lesioni.

Per Faini non c’è stato nulla da fare; la salma è stata recuperata e composta all’obitorio dell’ospedale Santissima Trinità di Borgomanero. L’amico è stato soccorso dal 118 e trasportato al “Maggiore” di Novara in codice rosso. I medici si sono riservati la prognosi ma dopo una notte critica pare sia stabile.

Faini era un grande appassionato di moto, un esperto centauro. Il papà gestisce una rivendita di cicli e motocicli a Dormelletto; lui è titolare di un’officina, la “Sesta marcia”. Viveva con i genitori a Arona. 

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