RIO DE JANEIRO – 15.08.2016 – Il Ferragosto olimpico
di Verbania è con Carlo Tacchini. Inizia oggi il cammino a cinque cerchi del giovane canoista di Pallanza, il primo atleta nella storia della Canadese a qualificare l’Italia per la competizione a cinque cerchi. Ventuno anni, cresciuto nella Polisportiva Verbano e arruolato nelle Fiamme oro della polizia, arriva a Rio dopo un anno di grande crescita che l’ha proiettato tra i più forti atleti del mondo. Alle 14,08 ora italiana scende in acqua nella baia carioca del Lagoa Rodrigo de Freitas stadium affrontando la sua specialità preferita, il C1 1000. Inserito nella seconda delle tre batterie eliminatorie, ha davanti a sé come obiettivo principale l’approdo alla semifinale e la lotta per la finale. Contro di lui, che indossa il pettorale numero 28 e che si presenta in acqua 5, ci saranno subito avversari molto tosti: il ceco Martin Fuksa e il brasiliano Isaquias Queiroz dos Santos su tutti. Su sei atleti al via (gli altri sono il russo Ilia Shtokatov, il francese Adrien Bart e Triste Buly da Conceicao di Sao Tome e Principe) passano il turno in 5. I 16 usciti dalle eliminatorie (cinque per ogni batteria più il miglior tempo tra i sesti) non avranno tempo di rifiatare perché alle 15,38 sono in calendario già le due semifinali dalle quali usciranno gli otto finalisti. “Una gara difficile, già nelle eliminatorie – dice Tacchini –. Gli avversari sono forti, io sto bene: cercherò di dare il massimo”.
A seguire il verbanese in Brasile ci sono il papà Gianni e la sorella Marta, ma anche Mario Cova Minotti e Vittorio Carletto, il presidente della Polisportiva Verbano e l’allenatore che per primo ha messo in acqua Carlo. Per tutti gli altri l’appuntamento è davanti alla tv.