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VERBANIA – 06.08.2016 – ConSerVco non sarà più

una società pubblica. L’ha deciso ieri pomeriggio l’assemblea dei sindaci, che ha ratificato la cosiddetta “gara a doppio oggetto”, cioè l’immissione sul mercato di una parte del capitale sociale (oggi detenuto da tutti i 76 comuni del Vco e dal Coub) in cambio di un corrispettivo economico. Che questa fosse la strada era già stato deciso l’anno scorso. La novità di ieri è la quota che sarà ceduta: il 60%, che potrà diventare il 70% in pochi anni. In sostanza il Vco si sbarazza del controllo di ConSerVco, che avrà un socio di maggioranza proveniente da fuori e che potrebbe essere (ma ci sarà una gara), stando ai nomi di soggetti interessati già parzialmente annunciati, una delle grande multiutility pubbliche del nord: A2a o Iren. I vantaggi di entrare in un gruppo strutturato sono economico-manageriali per via delle economie di scala che potrebbero generare quel risparmio nel servizio (e, di conseguenza, nelle bollette) auspicato da sempre dai sindaci. La decisione è passata a maggioranza, anche grazie all’intesa raggiunta alla vigilia dell’assemblea tra Cannobio e Verbania in un incontro tra Silvia Marchionini e Giandomenico Albertella tenutosi nei giorni scorsi, con poche voci fuori dal coro e con Domodossola, che ha appena cambiato guida passando da Mariano Cattrini a Lucio Pizzi, che ha cercato di prendere tempo con un rinvio, ma invano.

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