VERBANIA – 30.07.2016 – Garbato ma secco,
l’affondo del Pd colpisce dritto al cuore del sindaco Silvia Marchionini. All’indomani della tormentata approvazione della variante urbanistica di via Madonna di Campagna, la segreteria del Partito democratico va all’attacco del suo sindaco. In una nota di commento alla decisione di approvar la variante “per responsabilità, nell’interesse della città”, il Pd prende le distanze dal parcheggio bus che già aveva contestato: “rileviamo con forte criticità che sia in tutto e per tutto difforme rispetto all’indirizzo politico espresso nel luglio 2015 in cui si chiedeva di ottenere un piccolo parcheggio di auto a ridosso su via Acquetta, quindi sull'area degradata dal deposito, illegale e continuo, da parte di ditte che hanno riversato per anni avanzi di catrame sull'area”. Netti i no al progetto: “mai abbiamo desiderato i bus in quell'area, a fianco di un campo sportivo dove i bambini vanno a giocare; mai abbiamo pensato ad una piastra di cemento così grande proprio dove probabilmente serve intervenire con una vasca sotto terra per raccogliere le acque pluviali e quelle del rio Acquetta che invadono le cantine dei cittadini del quartiere e creano problemi di sicurezza significativi; mai abbiamo voluto un impatto di cemento così prepotente che provoca oltre tutto aumento delle temperature in questi giorni caldi”.
Da qui il severo giudizio su un “percorso mal gestito dalla giunta comunale”, nella quale il ruolo di assessore all’Urbanistica è detenuto proprio da Marchionini. Ruolo che ha portato finora “risultati deludenti”, elencati dal Pd: la farmacia comunale al Caterina Alvazzi, lo spostamento dei mezzi di ConSerVco da Via Perassi a Viale Azari.
L’uscita, al netto della variante urbanistica, che poco o nulla cambia perché il parcheggio è ormai finito e non può essere modificato, suona come la riscossa della segreteria Pd che, dopo aver nelle scorse settimane tuonato contro Marchionini arrivando a minacciarle l’appoggio esterno – salvo mancare il passo successivo con il ritiro dei due assessori democratici nell’esecutivo (Giovanni Alba e Cinzia Vallone) e mostrando una tattica attendista – è tornata a farsi sentire. Ciò che non si dice sino in fondo è che il voto in Consiglio comunale non è stata una passeggiata di salute perché, anche all’interno del gruppo consiliare, ci sono almeno due correnti pro e contro Marchionini. La seconda è numericamente preponderante ma finora è stata poco incisiva, schiacciata dall’attivismo e dalla tenacia del primo cittadino.