VERBANIA – 17.04.2015 – Contrordine: l’inquilino non si sgombera. A due settimane di distanza dall’ordinanza con cui ha dichiarato totalmente inagibile Palazzo Cioia, oggi pomeriggio il sindaco Silvia Marchionini è tornata sui suoi passi e ha modificato l’ordinanza del 3 aprile per evitare di dover sgomberare la famiglia Lenarduzzi, l’unica inquilina dell’edificio di via Troubetzkoy.
Il signor Lenarduzzi abita al piano terra e accede al proprio alloggio, sia dal portone centrale e dalla corte interna, sia da un ingresso laterale verso via Baldini, strada che sale perpendicolarmente al lago verso il centro abitato. Con l’ordinanza potrà farlo solo da via Baldini, poiché l’originario provvedimento viene ritirato parzialmente “limitatamente alla sola unità immobiliare (…), nonché al percorso più breve necessario al raggiungimento della stessa, siccome individuato dalla Amministrazione”.
Il 3 aprile l’edificio era stato dichiarato pericolante e inagibile su segnalazione del Dipartimento servizi al territorio che, il giorno prima, aveva informato del “crollo parziale del contro-soffitto al piano primo” e di “lesioni sulla restante parte dell’edificio”.
Nei giorni successivi tutti gli occupanti erano stati raggiunti dalla comunicazione che imponeva l’abbandono dell’immobile.
L’ordinanza di oggi va oltre e dispone un’eccezione “per carenza dei presupposti di pericolosità limitatamente all’unità immobiliare” affittata al signor Lenarduzzi.
In sostanza il palazzo resta a rischio ma quell’appartamento no. Nulla da fare invece per il primo piano, sede del Quartiere Verbania Ovest, e per la restante parte dello stabile, vuota da anni.
Scongiurato lo sgombero, resta il problema di come e con quali risorse restaurare il palazzo. In questo senso l’Amministrazione ha riallacciato i contatti per il vecchio progetto di conversione in scuola musicale da proporre con la Fondazione Verdi di Milano.