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parcheggi grandi
BELLINZONA – 17.07.2016 – I parcheggi

delle aziende e dei centri commerciali finanziano i bus e il trasporto pubblico. Accade oltreconfine, in Canton Ticino, dove tra due settimane entrerà in vigore ufficialmente la cosiddetta “tassa di collegamento”. Che cos’è? È un’imposta introdotta per legge, confermata con un referendum (dal risultato risicato: 50,7% per il sì) e indirizzata ai “generatori” di traffico, cioè quelle realtà che hanno posteggi con 50 o più stalli, circa 200 realtà in tutto il cantone. Che si tratti di spazi per i dipendenti o per i clienti, non saranno più gratuiti perché l’azienda proprietaria, fabbrica o centro commerciale che sia, dovrà versare una certa somma al governo per ogni auto potenzialmente ospitabile. L’indicazione per il primo anno è di 1,5 franchi al giorno per ciascun stallo commerciale, e di 3,5 per quelli dei dipendenti. In concreto, chi possiede un posteggio da 50 posti pagherà indicativamente tra 18.750 e 43.750 franchi (17.200-40.300 euro) l’anno, chi l’ha da 200 tra 75.000 e 175.000 (69.000-161.000). Queste cifre saranno iscritte nei bilanci delle società. Come ricavarle è una scelta dei singoli amministratori, che potrebbero addebitarle, in tutto o in parte, o ai clienti, o ai dipendenti trattenendoli dalla busta paga.

Lo scopo di questo balzello è disincentivare l’uso dell’auto privata, favorire il car pooling, “spingere” i mezzi pubblici. E finanziarli, perché il ricavato andrà proprio a bus e treni ticinesi, il cui costo attualmente è coperto al 35% dai biglietti e il resto dagli enti pubblici.

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