LOCARNO – 13.07.2016 – Mettersi “in proprio”
creando una propria società o proseguire nell’accordo con l’Italia e la Gestione governativa tramite la Nlm? È questo l’interrogativo sul quale il Canton Ticino sta ragionando in questi mesi estivi, gli ultimi prima che scada – il 31 dicembre – l’accordo internazionale italosvizzero sulla navigazione interna del 1997 che affida all’Italia la navigazione sul Verbano e alla Svizzera quella sul lago di Lugano. È dei giorni scorsi il bando dell’ente regionale per lo sviluppo del Locarnese volto a realizzare uno studio economico sulla creazione di una società di navigazione svizzera sul Lago Maggiore. Gli svizzeri vogliono cioè sapere se e come è sostenibile una gestione rossocrociata di battelli e aliscafi. I motivi sono da ricercare nelle continue lamentele avanzate verso la Navigazione Lago Maggiore, sia sulla frequenza dei collegamenti tra Locarno e il basso Verbano, sia sulla politica dei prezzi che, segnalano, sono aumentati in maniera sproporzionale per le mete svizzere rispetto a quelle per le mete italiane.
I prossimi mesi saranno decisivi e ciascuno dovrà scoprire le proprie carte per arrivare a definire il futuro della navigazione sul Verbano, il cui modello organizzativo è fermo da vent’anni.