VERBANIA – 30.06.2016 – Direttore generale

a inizio stagione per la Virtus Verbania, mister per il Briga in un altro spezzone di campionato. Il doppio ruolo di Daniele Massoni, ex mister di Omegna, Fondotoce e Fomarco e da poco direttore generale della Juve Domo, era illegittimo. Così ha deciso la giustizia sportiva al termine dei due procedimenti avviati dalla Procura federale nel “caso” sorto nell’autunno scorso. Ottanta giorni di squalifica è la pena patteggiata da Massoni e accettata dalla Commissione disciplinare del Settore tecnico (il “tribunale” degli allenatori); tre mesi di inibizione per D’Onofrio e 400 euro di multa per la Virtus Verbania la decisione del giudice sportivo della Lnd piemontese.

I fatti si riferiscono all’inizio della stagione 2015/2016, quando Massoni, dopo aver lasciato la panchina del Fomarco, aveva accettato l’incarico di direttore generale della Virtus Verbania. Il regolamento del settore tecnico prevede che se un allenatore svolge mansioni diverse deve essere “congelato” dai quadri e, comunque, le stesse norme impediscono a un allenatore di collaborare con più di una squadra in una stagione. A settembre Massoni s’era dimesso dalla Virtus ufficialmente per motivi di lavoro  accettando poco dopo l’incarico di mister del Briga in Prima Categoria, interrotto prima di fine stagione con le dimissioni. Il 5 novembre il delegato di Novara e Vco dell’Associazione degli allenatori su questi fatti aveva presentato un esposto. Massoni è stato giudicato dal settore tecnico e ha patteggiato il minimo della pena. D’Onofrio e la Virtus sono stati deferiti alla giustizia sportiva e, senza presentarsi all’udienza del 17 giugno, sono stati condannati. Prosciolto il Briga e il suo presidente perché il tesseramento di Massoni come mister (per la Virtus non è mai stato tesserato pur risultando operativo) è stato pienamente regolare.