VERBANIA – 15.04.2015 – Qual è il futuro di Villa San Remigio? Quanto renderà e quanto costerà? L’utilizzo turistico-culturale è già stato delineato dal Comune l’estate scorsa, quando ha presentato la sua candidatura alla Fondazione Cariplo per il contributo emblematico. A corredo del progetto, quello originario da 2,6 milioni, c’è anche il piano economico-finanziario, un dossier di 63 pagine che parte dall’analisi dei bacini turistici utilizzata anche per il piano finanziario del Cem.
Secondo le intenzioni, la villa diverrà spazio espositivo per mostre d’arte, centro studi del paesaggio, centro documentaristico della botanica, con attività collaterali di caffetteria, bar, ristorante, bookshop e sale per matrimoni, convegni e catering. La gestione sarà affidata a una Fondazione di partecipazione da costituire con partner il Museo del Paesaggio, la Fondazione comunitaria del Vco e altri enti.
E sarà in perdita. Il piano gestionale iniziale, infatti, stima un disavanzo annuale di 119.450 che il Comune si prende in carico fin d’ora per 64.450, con 30mila euro del Museo (non in contanti, ma mettendo a disposizione un dipendente) e 25mila dei partner della nascente Fondazione.
Alla voce entrate sono previsti 12mila euro dall’affitto della caffetteria, 33mila dai matrimoni, 15mila dai servizi catering, 5.250 dai convegni, 40mila dagli ingressi alle mostre (la stima: 10mila paganti l’anno a 4 euro).
Fuori dal piano gestionale ci sono i costi di eventuali manifestazioni o iniziative esterne.
L’apertura della nuova villa è prevista 45 mesi dopo la concessione del contributo: 22 di progettazione e permessi, 18 di lavori, 5 per i collaudi e l’avviamento.
Resta escluso ogni intervento sul parco, che al momento è in carico alla Regione. E resta da capire quale sarà il futuro di Villa Giulia, che è una sorta di doppione, e di Palazzo Viani Dugnani (sede del Museo del Paesaggio), che hanno il vantaggio di essere in centro città, più accessibili ai turisti.